Piazza Grande, conferenza stampa sul Puc ed il bilancio comunale


Ecco gli interventi dei candidati Claudio Rossano ed Antonio La Sala

Da sx. Antonio La Sala, Nunzia Battista, Claudio Rossano

Conferenza stampa della lista “Piazza Grande” sul Puc (piano urbanistico comunale) e sul bilancio comunale. Riguardo al primo punto ha discusso il candidato al ruolo di consigliere comunale Claudio Rossano, di professione architetto: «Circa due mesi fa l’amministrazione ha preso atto, tramite una delibera, che i progettisti avevano trasmesso questi atti del Puc. Ma sul sito comunale non sono stati mai pubblicati. Solo grazie alla mozione del consigliere Battista abbiamo potuto vederli.  Tutti questi atti non hanno alcun timbro o firma. Sono sostanzialmente degli atti farlocchi, che possono essere cambiati in ogni momento. Si tratta dell’ennesima mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini. Mi sono accorto che è un Puc fatto per accontentare alcune esigenze privatistiche, che non soddisfa le esigenze della comunità. Dico questo perché la nostra città, nell’ultimo decennio, non ha avuto un incremento demografico per giustificare la costruzione di nuovi vani. Ce ne sono già tantissimi esistenti e non occupati. E bisogna ricordare che il rapporto abitanti/ vani deve essere uguale ad 1. Di fronte ad 11.000 abitanti abbiamo/avremo 18.000 vani. Un nuovo piano si dovrebbe fare per cercare nuove strutture e servizi che possano soddisfare le persone. Ed invece questo nuovo piano non offre nulla in questa direzione. Anche in termini di nuove viabilità non ho visto grandissime novità. E’ solo una presa d’atto della situazione esistente, finalizzata soltanto ad incrementare l’edilizia abitativa, soprattutto in alcune zone che non ne hanno bisogno, come Alvanite». A seguire l’intervento di Antonio La Sala sul bilancio comunale: «Il dibattito sul bilancio si sta muovendo su due direttrici: l’acceso ai fondi europei e la sentenza della Corte dei Conti che dichiarerebbe il risanamento del bilancio comunale. Sulla programmazione europea c’è poco da dire, perché non ha a che fare con i risanamento dei conti comunali, ed i fondi europei sono vincolati a dei progetti specifici. Il secondo punto, quello sulla Corte dei Conti, non è chiaro. La Corte, tramite una complessa indagine istruttoria sui dati del 2009 e 2010, ha riscontrato anomalie dal punto di vista contabile, ritardo nell’approvazione dei rendiconti, inattendibilità dei conti e reiterate alle anticipazioni di tesoreria, elevate consistenza dei residui. Da qui la diffida all’Amministrazione ad approntare tutte le misure correttive necessarie per sanare le criticità riscontrate entro il 31 dicembre 2014. Purtroppo questi “escamotage” per mantenere in piedi tutta l’impalcatura sono stati utilizzati ben oltre il 2014. Inoltre, dal 2012 al 2015 i parametri obiettivo per l’accertamento della condizione di Ente strutturalmente deficitario sono passati da 2 a 3. Per non parlare poi dei debiti fuori bilancio …».



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