‘Dedicato a chi non c’è più’ dona duemila euro all’associazione dei genitori dei bambini autistici


Devoluto a “Il Fiorellino e la Tartaruga” parte del ricavato della manifestazione svoltasi un mese fa nel Parco delle acacie

Dal ricordo nasce la speranza. L’auspicio ed il sogno di un mondo inclusivo e, di certo, migliore. L’evento “Dedicato a chi non c’è più”, tenutosi a settembre all’interno del Parco delle Acacie, è destinato a lasciare il segno. Innegabile il successo della manifestazione che, circa un mese fa (l’11 settembre), ha visto la partecipazione di oltre mille persone, nonostante il pomeriggio e la serata piovosi. 

Quella fu un’intera giornata tesa a ricordare le tante persone scomparse in questi anni. Il tutto cominciò dopo la morte di Antonio Andreotti, deceduto il pomeriggio del 31 dicembre del 2018, a seguito di un incidente stradale sull’A1, all’altezza di Valmontone. Per non disperdere il ricordo in tante piccole manifestazioni, l’idea di un’unica kermesse. Dopo lo stop della pandemia, a settembre il ritorno in grande stile. 

Non solo spettacolo, musica, cultura ed intrattenimento, ma lo scopo della manifestazione è stato anche quello di raccogliere una somma di denaro da destinare in beneficenza. Il cuore della solidarietà, ad Atripalda, come sempre, batte forte. “Dedicato a chi non c’è più” è riuscita a donare una somma di 2.000 euro a “Il Fiorellino e la Tartaruga”, l’associazione nata nel novembre del 2020 per volontà di Claudia Garofalo e Federica Saporito di Atripalda, rispettivamente mamme di Alessio e Martina, bambini autistici di 9 anni, che hanno deciso di contribuire alla diffusione della conoscenza e della consapevolezza di cosa voglia dire essere affetti dalla sindrome dello spettro autistico. 

«Abbiamo avuto un incontro con loro – afferma Giovanni D’Ercole, uno dei tanti giovani di Atripalda impegnati nel sociale sulla scia dell’evento di settembre – e, dopo un po’ di tempo trascorso a parlare, non abbiamo avuto nessuna esitazione e abbiamo deciso di devolvere a loro i fondi. Ovviamente, dopo questa nostra decisione, saremo al loro fianco per qualsiasi tipo di iniziativa che intendano intraprendere. Fare rete, per noi, è fondamentale».

Intanto, la manifestazione “Dedicato a chi non c’è più” non sarà più soltanto un evento. «Nei prossimi giorni – spiega D’Ercole – diventeremo un’associazione, provvederemo all’iscrizione con il relativo codice fiscale, uno statuto e tutto quello che serve».

Dunque, il gruppo di giovani e di tante altre persone che si erano ritrovate per ricordare ha deciso di andare avanti, di proseguire lungo un percorso comune, mettendo al centro il benessere collettivo di tutta la comunità atripaldese. 

«Non dimentichiamo – conclude Giovanni D’Ercoleche il grande traguardo di donare all’associazione è stato raggiunto grazie alla condivisione e al supporto dimostrato dalla nostra comunità. E noi non vediamo l’ora di raggiungerne tanti altri insieme».

Alfredo Picariello



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