Sabino Berardino, il dottore di Atripalda che consiglia ai turisti le prelibatezze fiorentine


Il medico 52enne è diventato uno dei critici più seguiti ed amati, sulla guida de l’Espresso ai Ristoranti d’Italia 2019 c’è la sua firma

Sabino Berardino è figlio del dr. Carmine e fratello di Maria Stella, dirigente del liceo scientifico

Nei giorni scorsi a Firenze, come da tradizione, è stata presentata l’importante “Guida Espresso Ristoranti d’Italia 2019”. Tra gli autori, la firma di un atripaldese doc, il dottor Sabino Berardino, da anni trapiantato a Firenze.

Berardino ha curato il capitolo sulla città toscana, consigliando quindi ai visitatori i locali più adatti per assaggiare le specialità culinarie del posto, ad esempio il lampredotto, tipico cibo da strada fiorentino. Una lista di ristoranti vissuta in prima persona, da fiorentino trapiantato in città oramai da più di vent’anni, di posti mangerecci da non perdere e facilmente raggiungibili anche a piedi. Una guida che tiene conto delle esigenze del turista, che vuole vivere Firenze a tutto tondo e mangiare bene provando ad evitare possibili fregature.

Di sicuro un nuovo successo per il “nostro” dottore, autore negli scorsi anni di altre guide come “I cento di Firenze”, scritta a più mani con diversi esperti del settore e pietra miliare per chi vuole vivere la Toscana. Sabino Berardino, inoltre, collabora con le più prestigiose testate ed è molto richiesto come ospite negli eventi organizzati con il patrocinio della Città di Firenze e della Regione Toscana. Per un neo laureato in medicina partito da Napoli per fare una “tappa” a Firenze è davvero tanta roba.

“Sono nato ad Atripalda, son cresciuto, almeno in parte a Napoli poiché mio nonno è stato proprietario di un ristorante in zona Ferrovia, e l’università l’ho fatta a Napoli; da universitario ero solito frequentar pizzerie storiche, ben prima del trend che ha portato la pizza a diventare oggetto di culto”.

Così si presenta l’apprezzato dottore Sabino Berardino nelle guide, ma ne ha fatta di strada, visto che ha iniziato proprio catechizzando i pizzaioli fiorentini sulla vera pizza napoletana, promuovendo i prodotti del territorio campano, come i pomodorini di Corbara. Nelle sue guide, inoltre, non si parla solo di buon cibo e dove trovarli, ma anche di cultura e posti suggestivi raccomandati per il turista che vuole vivere la città e gustarla fino in fondo senza fiato.



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