Mobilità sostenibile, sicurezza e gestione della sosta: il sindaco Spagnuolo “riprogetta” la città


In arrivo nuovi parcometri, colonnine di ricarica elettrica e altre telecamere di videosorveglianza: il primo cittadino assicura: «La fruizione degli spazi urbani si gioverà di infrastrutture e servizi all’avanguardia»

Trentotto parcometri nuovi di zecca, sei colonnine per la ricarica di veicoli elettrici e altre dieci telecamere di sorveglianza: il sindaco Giuseppe Spagnuolo sta mettendo a punto, insieme all’assessore Mirko Musto, gli ultimi dettagli per far partire le procedure. In settimana, infatti, è previsto l’avvio della fase esecutiva di tre importanti provvedimenti in tema di sicurezza e di ammodernamento complessivo sia della rete di gestione e controllo della sosta che dei servizi alla mobilità sostenibile.

Sindaco, da dove vogliamo partire?

«La novità assoluta riguarda le colonnine di ricarica. Otto mesi fa, anticipando di fatto il tema della transizione ecologica divenuto poi priorità nazionale, abbiamo pubblicato un bando attraverso il quale offrivamo l’affidamento in concessione per dodici anni di dodici stalli di sosta dove installare e gestire sei colonnine di ricarica di veicoli alimentati ad energia elettrica. Riteniamo, in questo modo, non solo di favorire la mobilità sostenibile e di contribuire al miglioramento della qualità dell’aria, ma anche di incentivare chi possiede un’automobile elettrica a venire nella nostra città perché sa che potrà trovare una rete di ricarica».

Dove saranno piazzate le colonnine?

«Le postazioni saranno tre: una nei pressi del liceo scientifico “De Caprariis”, un’altra nei pressi del mercatino rionale di largo Orta ed un’altra ancora nel parcheggio di fronte al Centro servizi di via San Lorenzo. Ogni postazione ospiterà due colonnine a doppia presa, cioè in grado di servire quattro stalli attualmente riservati alla sosta gratuita. Il Comune metterà a disposizione gli spazi a titolo oneroso (nel bando è prevista l’applicazione della relativa tariffa di occupazione permanente di suolo pubblico che, a conti fatti, vale circa 4.200 euro all’anno, ndr.), la società, in questo caso la Be Charge srl di Milano del gruppo Be Power, leader in Italia nelle infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici, si occuperà di tutto il resto, cioè dell’installazione e della gestione della rete di ricarica, incassando l’intero corrispettivo della vendita di energia elettrica».

Quando entreranno in funzione?

«Nei prossimi giorni firmeremo il protocollo d’intesa e, considerati i tempi di progettazione, di autorizzazione e di installazione, credo che entro la fine dell’estate le colonnine entreranno in funzione. Da quel momento potremo vantare un’infrastruttura all’avanguardia, che andrà ad inserirsi in un network nazionale che già comprende oltre 4mila colonnine e anche in un sistema urbano, quello della sosta, destinato ad essere implementato, ammodernato ed efficientato».

Si riferisce alla nuova rete di parcometri?

«Il bando è pronto e credo che in settimana verrà anche pubblicato. Si tratta di un investimento di circa 950mila euro, soggetto ovviamente a ribasso d’asta, che prevede la rimozione e lo smaltimento degli attuali 20 parcometri, ormai obsoleti, e l’installazione di 38 parcometri di nuova generazione, abilitati al pagamento elettronico. In più verrà realizzata l’automazione del parcheggio sottostante la villa comunale, l’installazione ai varchi di accesso alla città di totem digitali riportanti il numero e la posizione dei posti liberi, una rete di seicento sensori stradali di controllo, quattro telecamere di sorveglianza a palo e due di lettura targhe, collegate al sistema di videosorveglianza attualmente in funzione ed un’app gratuita attraverso la quale verificare la disponibilità di posti liberi ed effettuare il pagamento».

Avete intenzione di ampliare le zone di sosta a pagamento?

«Alle zone attuali verranno aggiunte, su richiesta dei residenti e dei commercianti, solo piazza papa Giovanni Paolo 23° ed una parte di via Appia bassa. Gli ulteriori parcometri verranno utilizzati soprattutto per infittire la rete attuale che in diversi punti della città costringe gli utenti a percorrere molti metri per ritirare il ticket di sosta. L’obiettivo, perciò, non è quello di aumentare le aree di sosta a pagamento, né di fare cassa, ma di razionalizzare gli spazi e di favorire la rotazione di occupazione. Sia l’attuale tariffa di 50 centesimi all’ora, la più bassa applicata nelle città che hanno adottato un sistema di sosta a pagamento, sia le agevolazioni per i residenti che il primo quarto d’ora gratuito resteranno invariati». 

L’investimento è davvero notevole, come si finanzierà?

«I soldi già sono in cassa perché provengono dalle contravvenzioni per violazioni al Codice della strada, la gran parte elevate grazie all’autovelox sulla S.S. 7bis, vincolati per legge. L’impianto, quindi, è già finanziato e tutto il ricavato della sosta, anziché essere destinato al pagamento delle rate per l’acquisto dei parcometri, dal prossimo anno potrà essere direttamente investito per arricchire la segnaletica stradale, rendere più decoroso l’arredo urbano e più sicure le strade comunali».

Si dovranno aspettare i primi incassi dei nuovi parcometri per vedere la nostra città più curata? 

«Con gli incassi dei parcometri, che stimiamo in almeno cento/centocinquantamila euro netti all’anno, si avrà un flusso continuo di risorse che dovrebbe essere sufficiente a garantire livelli accettabili di sicurezza e decoro. Nel frattempo, però, abbiamo già effettuato alcuni interventi di manutenzione stradale, alcuni particolarmente importanti, come in via Manfredi, via Ferrovia e via Serino, realizzati dalla Provincia. Altri ne arriveranno entro la fine dell’anno in via Appia, nel centro storico, nella piazzetta dedicata a padre Pio e, in ultimo, anche sul lungofiume non appena verrà completato l’intervento in corso». 

Per quanto riguarda la videosorveglianza, invece, l’attuale impianto riattivato due mesi fa sta per essere potenziato?

«Non avendo avuto la possibilità di attingere a fondi statali abbiamo deciso di finanziare con i proventi dell’autovelox sia il potenziamento dell’attuale impianto con l’aggiunta di telecamere in punti particolarmente critici, sia la sostituzione di alcune telecamere obsolete. Abbiamo immaginato di piazzare altre telecamere nei pressi di piazzetta degli artisti, in via Tufarole, in contrada Alvanite, via Appia, via Gramsci, via Manfredi e via San Giacomo. Un investimento di circa 70mila euro che contiamo di concretizzare entro un paio di mesi per intensificare il controllo del territorio e fronteggiare alcuni fenomeni intollerabili come quello degli atti vandalici, delle deiezioni canine e dello sversamento abusivo di rifiuti».



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