Alberto Sanseverino, un designer da esportazione


Il 36enne, da 7 anni in Cina, ha raggiunto numerosi traguardi nel proprio settore di competenza, ha rivestito il ruolo di direttore creativo nell’allestimento di eventi per grandi marchi internazionali

Alberto Sanseverino

In questi anni, purtroppo, spesso abbiamo letto storie di ragazzi che ad un certo punto hanno dovuto affrontare un bivio: o accontentarsi di qualche lavoretto e restare in Italia oppure continuare ad inseguire i propri sogni, ma altrove, in terra cosiddetta straniera.

Tra coloro i quali hanno scelto la seconda opzione, leggiamo il nome di Alberto Sanseverino, che ha lasciato Atripalda a soli 19 anni, prima per Milano, dove ha conseguito una laurea in “Scenografia” presso l’accademia di Brera, quindi la Cina, nella fattispecie Shangai, magica terra in cui ha realizzato sia le proprie speranze lavorative che personali, da come abbiamo potuto appurare dai social.

Avremmo voluto parlare con Alberto, ma non siamo riusciti a metterci in contatto con il protagonista di questa storia. Noi, comunque ve la racconteremo, con la speranza che in queste settimane riusciremo a scambiare qualche riflessione con lui.

Alberto, dopo avere frequentato le scuole cittadine, si è diplomato presso l’istituto d’arte ad Avellino “De Luca” e successivamente, come scritto precedentemente, ha scelto di “emigrare” a Milano, dove oltre alla laurea ha collezionato numerosi successi lavorativi, curando l’aspetto creativo di diversi eventi.

Con la voglia di misurarsi con qualcosa di diverso, però, decise nel lontano 2011 di provare ad “assaggiare” la realtà cinese. E qui è ricominciata, in un certo modo, la vita di Alberto. Grazie alla collaborazione con alcune aziende internazionali, ha ricoperto il ruolo di direttore creativo nella cura di grandi eventi dedicati a grandi marchi, ad esempio Mercedes-Benz. Nel 2014, addirittura, è risultato vincitore del premio “The best event 2014” per l’allestimento dell’evento “Jaguar alive tecnology 3.0”.

In questi anni, oltre al raggiungimento di svariati traguardi lavorativi, ha incontrato anche l’amore, coronato un paio di anni fa con il matrimonio e la nascita, in questi mesi, di una splendida bambina.

Una storia felice, da ricordare quando si parla della famosa “fuga di cervelli”, che tra tutte le questioni italiane irrisolte, almeno secondo me, rientra tra le più urgenti.



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