La minoranza diserta il Consiglio comunale: «L’occupazione delle poltrone non ci riguarda»


Nota del gruppo consiliare “Noi Atripalda”: «Senza l’approvazione del bilancio previsionale si rischia la paralisi amministrativa»

La nuova sede del gruppo consiliare in Piazza Sparavigna

I sottoscritti consiglieri comunali del gruppo “Noi Atripalda”, in relazione al consiglio comunale convocato per la data odierna, precisano quanto segue:

“La surroga del consigliere dimissionario, quanto la comunicazione della nuova composizione della Giunta Comunale a pochi mesi dalle elezioni, non appassionano il gruppo consiliare, non interessato al pari dei cittadini all’occupazione di poltrone, piuttosto che agli equilibri interni alla maggioranza. Gli scriventi hanno solo a cuore le sorti della città, per cui i nomi dei neo assessori sono indifferenti, se la musica non cambierà, cioè se questa maggioranza non si sveglierà dal torpore in cui vive e fa vivere i cittadini atripaldesi. Al di là dei nomi e dei ruoli, la speranza è che il “rimpasto di giunta” dia più vitalità ed efficienza.

Il gruppo consiliare, pur condividendo il deliberato di cui al punto 6 all’ordine del giorno che, a tutela dell’ambiente nella Valle del Sabato, segue la deliberazione n. 3 del 02.02.2017 del consiglio comunale (fortemente voluta dalla precedente amministrazione e volta ad evitare l’ampliamento dello STIR), attende il bilancio previsionale. La sua assenza determina il blocco di ogni attività amministrativa (dai servizi sociali, sempre più distanti dalle fasce deboli, ai lavori pubblici, alla manutenzione del verde), e rappresenta la assoluta mancanza di programmazione di questa amministrazione.

Da ultimo, ma solo per comodità espositiva, il gruppo consiliare “Noi Atripalda” sottolinea il mancato inserimento all’ordine del giorno del punto concernente “interrogazioni ed interpellanze”. Esso rappresenta plasticamente la chiusura della maggioranza verso i consiglieri di opposizione, ma direttamente verso i cittadini atripaldesi, le cui legittime istanze (si pensi al progetto Aurora), sono contenute nelle interrogazioni proposte dai sottoscritti”.

Domenico Landi, Francesco Mazzariello, Maria Picariello, Fabiola Scioscia, Paolo Spagnuolo



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