Sinistra Italiana invita il sindaco a puntare sull’integrazione sociale


Documento politico di Adamo e compagni: Bisogna evitare che i migranti vengano isolati

La questione che preoccupa in questi giorni l’opinione pubblica, vale a dire i casi di tubercolosi che si sono registrati nel comune di S. Potito, deve essere un’occasione per rilanciare la richiesta di estensione delle tutele sanitarie a tutti coloro che ne hanno bisogno senza distinzione alcuna tra esseri umani. L’esatto contrario dell’innalzamento di barriere e cordoni sanitari che subito qualche Masaniello ha colto l’occasione per evocare.

La scelta del neo eletto sindaco di Atripalda di estendere la delega alle politiche sociali anche all’integrazione speriamo vada nella direzione di passare dalla cultura dell’esclusione a quella del’inclusione.

Ora però la delega all’integrazione concepita e fortemente voluta dai nostri compagni al tavolo da cui è nata l’esperienza che ha eletto il nuovo sindaco, non deve rimanere una bella cornice vuota.

L’Amministrazione deve farsi carico di iniziative forti a cominciare dal pretendere che sia garantito il diritto alla salute a tutti gli esseri umani che vivono nella nostra comunità, dovunque essi siano nati, mediante uno screening sanitario diffuso, per consentire una prevenzione più larga possibile di tutte le patologie.

Naturalmente questo non può prescindere da una preventiva analisi sulla popolazione di migranti che vive ad Atripalda per conoscere chi sono, quanti sono, quante garanzie e diritti hanno.

Solo così si combatte la paura e si sconfigge chi specula su essa per conseguire il proprio scopo: isolare i migranti per impedire che diventino cittadini con diritti e doveri, e trasformarli invece in schiavi.

Sinistra Italiana – Atripalda



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