In ricordo di mons. Raffaele Aquino


Nel trentennale della scomparsa del parroco di Sant’Ippolisto dal 1944 al 1987, messa in suffragio celebrata dal vescovo Aiello alle ore 19:00

1969 – Da sx: Nicola Laurenzano, mons. Raffaele Aquino, mons. Luigi Barbarito, Pellegrino Capaldo, Tommaso Strumolo, Sabino Di Rito e Luigi D’Aurea

Pubblichiamo il testo del profilo biografico redatto dal prof. Raffaele La Sala per il primo volume del Dizionario Biografico degli Irpini, a cura di Francesco Barra, Il Terebinto edizioni, Avellino 2017, pp. 190-191).

Ordinato sacerdote nel luglio del 1941 dal vescovo di Avellino mons. Guido Luigi Bentivoglio, l’anno successivo fu nominato parroco della parrocchia di S. Giacomo in Prata Principato Ultra. Due anni dopo, nell’aprile del 1944, gli anni difficili della presenza delle truppe angloamericane, gli fu assegnata la responsabilità dell’insigne Collegiata di S. Ippolisto Martire di Atripalda.

Assistente provinciale delle ACLI dal 1945 al 1970, consulente ecclesiastico dei Coltivatori diretti dal 1948 al 1972, consulente provinciale del CIF dal 1968 al 1976 ed infine vicario per la Forania di Atripalda (comprendente le parrocchie di Aiello, Tavernola, Cesinali, Atripalda, S. Stefano, Manocalzati, San Barbato, Serra di Pratola) dal 1957 al 1980, fu attivamente impegnato oltre che sul versante pastorale ed ecclesiale, anche su quello sociale e politico. Dal 30 agosto al 6 settembre del 1964 promosse la celebrazione di un imponente Congresso Eucaristico che, inaugurato dall’Arcivescovo metropolita di Benevento, mons. Raffaele Calabria, fu concluso da un solenne pontificale del cardinale Giuseppe Ferretto. Nel 1965 fu nominato da Paolo VI Cameriere Segreto Soprannumerario.

Animatore dei gruppi catechistici e sostenitore dei gruppi di Azione Cattolica, favorì i contatti con gli atripaldesi nel mondo, dei quali ravvivò i legami di devozione e di fede con i Santi Martiri ed il patrono San Sabino. Dopo i drammatici eventi del terremoto del 23 novembre 1980, che pur senza fare vittime danneggiò gravemente buona parte del patrimonio edilizio e tutti i luoghi di culto di Atripalda, si impegnò con ogni energia nel sostegno morale e materiale della comunità.

Nel primo anniversario della morte gli fu dedicato un volume di memorie e ricordi: AA.VV., Mons. Raffaele Aquino, Atripalda 1988.

Raffaele La Sala



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