Primavera Irpinia e le sfide nel settore della sanità


Morano: «Importante aver messo attorno ad un tavolo, come attori principali, i medici per capire come affrontare le prossime sfide in campo Sanitario» 

Un momento della tavola rotonda di ieri mattina

Domenica scorsa presso l’Hotel Civita si è svolta la Tavola Rotonda “Medici di Base e Specialisti per una migliore Sanità e Sussidiarietà Assistenziale sul Territorio”. Al Convegno, Organizzato da Primavera Irpinia, hanno partecipato al confronto 15 Medici di Avellino e Provincia, tra Medici di Medicina Generale e Specialisti, il Presidente dell’Associazione Sabino Morano, il Coordinatore Massimo Bimonte e il Responsabile della Sanità Errico Venezia.

I temi trattati dai Medici (Cione Antonio, Cirino Tommaso, Colucci Vincenzo, Corbo Gennaro, De Caro Giovanni, De Cicco Roberto, De Luca Gaetano, De Vito Ludovico, Frieri Angelo, Natale Raffaele, Santoro Ivano, Tirone Antonio, Tirone Lucio, Tizzano Renato, Volpe Giuseppe) sono stati diversi: Sussidiarietà Assistenziale sul Territorio per bambini portatori della Sindrome di Down, Cerebrolesi, Anziani, disabili e Bambini autistici che, come ha avuto modo di dimostrare Carmine Bruno (Rappresentante dell’ANGSA, l’Associazione dei bambini autistici), sono in continuo aumento ed ha sollecitato le Istituzioni a farsi carico di questo grave problema. Raggiungere un rapporto ottimale tra Territorio ed Ospedale, effettuando anche un riordino dell’emergenza sul Territorio. Eccessiva burocratizzazione. Tetti di spesa che non sono sufficienti a garantire livelli di assistenza adeguata. Nessuna preclusione per l’accesso all’Università ma una selezione severa, in quanto regolare l’accesso all’università con i quiz è una follia. I medici presenti hanno stigmatizzato come, a causa del blocco del turnover in Ospedale, i carichi di lavoro siano aumentati e solo grazie all’impegno profuso da tutto il personale si possono mantenere livelli dignitosi assistenza.

Da qui la richiesta di un provvedimento legislativo, di investimenti mirati, sia per la formazione di nuove figure professionali da utilizzare per una continuità assistenziale in una realtà che si segnala per l’invecchiamento della popolazione e l’aumento delle cronicità legate a difficoltà comportamentali e decadimento cerebrale; sia per un rinnovo della strumentistica ospedaliera ormai obsoleta. Un altro aspetto importante che è emerso è la volontà di perseguire una sempre più intensa collaborazione tra Medici di Medicina Generale e Specialisti nell’interesse del Paziente. “L’obiettivo che volevamo raggiungere con questo incontro – ha dichiarato Morano –, lo abbiamo raggiunto: mettere attorno ad un tavolo i medici per capire come affrontare le prossime sfide in questo campo”.



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