Molti fra presidenti e scrutatori danno forfait, le elezioni al tempo del Covid fanno paura


Non è mai accaduto prima che si registrassero così tante defezioni fra i designati ed i sorteggiati a gestire le operazioni di voto nei seggi

(foto d’archivio)

Il prossimo “Election day”, ovvero quello del 20 e 21 settembre, sarà irrimediabilmente segnato dal Covid-19. I casi in aumento e la relativa paura per un’eventuale seconda ondata di contagi rappresentano concretamente due fattori che potrebbero causare una riduzione – secondo alcuni addirittura drastica – della percentuale dei votanti che si recherà alle urne.

Ad Atripalda già si registrano le prime rinunce tra i presidenti di seggio e scrutatori: Prima di approfondire le modalità di voto ai tempi del virus, anticipiamo che nella nostra città già tre presidenti di seggio designati dalla Corte di Appello di Napoli avrebbero rinunciato al proprio incarico (per questo motivo lo specifico elenco ancora non è stato ufficializzato); per quanto riguarda gli scrutatori, invece, appena pochi giorni dopo il sorteggio sarebbe stato necessario già ricorrere ad una dozzina di riserve. Sullo sfondo di almeno una parte di queste defezioni la preoccupazione, più o meno dichiarata, di un possibile contagio da Covid-19.

Gli aventi diritto al voto: Un dato approssimativo fissa il numero degli elettori cittadini a 9.940. A questo riguardo, nei prossimi giorni l’ufficio elettorale comunale – attualmente impegnato nell’ultima revisione dell’albo – ufficializzerà il dato numerico preciso. In ogni caso è già possibile avanzare qualche riflessione. Durante le ultime elezioni regionali (nel 2015) su un totale di 9.984 elettori, si recarono alle urne 4.478 cittadini (l’affluenza fu pari al 47,91%). Considerando l’effetto Covid-19, dunque, il dato relativo all’affluenza potrebbe subire un drastico ribasso.

Effetto referendum e candidati locali: A “contrastare” le paure da Covid-19 sicuramente il Referendum confermativo sul taglio dei parlamentari (sinteticamente se il Sì vincerà, i parlamentari passeranno dagli attuali 945 a 600. Nello specifico, i deputati alla Camera si ridurranno da 630 a 400, mentre i senatori passeranno da 315 a 200). L’importante quesito, quindi, potrebbe convincere tanti cittadini a superare ogni preoccupazione e recarsi ai due seggi cittadini (dalla sezione N. 1 alla N.  5 presso l’istituto comprensivo “De Amicis” a via Roma; dalla sezione N. 6 alla N. 10 nell’istituto scolastico “Collodi” in via Adamo). A poter condizionare il dato finale dei votanti, infine, la candidatura di tre concittadini, tra cui l’attuale vicesindaco ed il suo predecessore: ci riferiamo ad Anna Nazzaro, Luigi Tuccia e Francesca Fabiano (il discorso relativo ai candidati e più in generale a questa tornata elettorale verrà approfondito in un successivo articolo).

Le norme di sicurezza da rispettare: Innanzitutto all’ingresso non verrà misurata la temperatura (la responsabilità è affidata al singolo cittadino che dovrà obbligatoriamente evitare di recarsi alle urne con febbre oltre i 37,5 gradi o con sintomi da Covid). Previsto l’obbligo di mascherina, l’elettore prima di entrare nel seggio dovrà igienizzare le mani (azione che dovrà essere replicata prima di ricevere la matita e la scheda e dopo che personalmente avrà riposto la scheda nell’urna). La distanza dallo scrutatore che consegnerà il materiale dovrà essere di un metro (che raddoppierà quando l’elettore dovrà togliersi la mascherina per consentire allo scrutatore il riconoscimento). Misure di sicurezza sono previste, infine, anche all’esterno dei seggi, con l’accesso che verrà contingentato per evitare assembramenti e con la segnalazione dei percorsi di ingresso e uscita.

Gli elettori sottoposti a trattamento domiciliare/quarantena/isolamento fiduciario per Covid-19: In questo caso gli elettori sono ammessi ad esprimere il voto presso il proprio domicilio nel comune di residenza. Dovranno, quindi, far pervenire al sindaco, tra il decimo e il quinto giorno prima delle votazioni, una dichiarazione che attesti la volontà di esprimere il voto presso il proprio domicilio e un certificato, rilasciato dal funzionario medico designato dalla Asl, che attesti l’esistenza delle condizioni previste.



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