Materna di via Adamo, destino sempre più incerto


Il Tar ha costretto il Comune a riassegnare l’appalto, ma i lavori non sono ancora partiti

La materna di via Adamo

La materna di via Adamo

La scuola dell’Infanzia “Collodi” continua a essere chiusa perché i lavori di messa in sicurezza, ristrutturazione e manutenzione straordinaria che avrebbero dovuto concludersi entro la fine dell’anno, in realtà, non sono ancora cominciati.

L’inizio dell’anno scolastico è stato problematico per le famiglie dei bambini che frequentano la materna, anche se in via provvisoria è stato utilizzato il piano terra della “Masi” di via Pianodardine, perché il 9 settembre scorso la ICR Impianti spa ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, impugnando l’affidamento dei lavori alla ditta Maccario Melchionne snc. Con la sentenza del 5 novembre scorso, il Tar di Salerno ha accolto il ricorso della ditta e annullato i provvedimenti impugnati. Pertanto, si legge nella sentenza: il Tar condanna il Comune di Atripalda e l’impresa Maccario Melchiorre s. n. c. con vincolo di solidarietà tra gli stessi, al pagamento, in favore della società ICR – Impianti e Costruzioni spa di spese e compensi di lite, che complessivamente liquida in € 2.500,00, e inoltre al pagamento, in favore della medesima società ICR, del contributo unificato, versato nella misura di € 4.000,00.

Ora con la sentenza della trattazione di merito viene smentito quindi quanto sosteneva l’Ente, cioè che la ICR doveva essere esclusa dalla procedura per incompletezza dell’offerta economica, poiché priva dell’elaborato di analisi dei prezzi, relativi alle proposte migliorative. L’Ente, infatti, aveva riferito che l’ICR non aveva indicato i prezzi, per 18 opere, sulle 78 proposte; era stato impossibile quindi applicare il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. I lavori, perciò, non potranno partire prima di aver sottoscritto un nuovo contratto con la ICR e, contestualmente, verificato se il Ministero concederà una proroga nell’utilizzo dei finanziamenti di circa 600mila euro, la cui scadenza è il 31 dicembre prossimo. In altre parole, la concessione dei fondi era vincolata ad un termine per il loro utilizzo, fissato alla fine dell’anno. Altrimenti a dover pagare sarà solo il Comune. Ma da sei mesi a questa parte la procedura è praticamente ferma a causa del contenzioso e, per questa ragione, il Comune si appresta a chiedere una ragionevole proroga. Tuttavia, in teoria, non è escluso che il contenzioso possa continuare perché la ditta Maccario potrebbe ricorrere al Consiglio di Stato oppure citare il Comune.



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Jan Solo
Jan Solo
8 anni fa

Ci chiedono il contributo per comprare la carta igienica per mancanza di fondi e poi perdono 700.000 euro! Perchè la dirigente scolastica non si arrabbia come una iena?

Jan Solo
Jan Solo
8 anni fa

il TAR di Salerno nella sentenza ha evidenziato un colossale ERRORE da parte della commissione giudicatrice. In sostanza la ditta che ha vinto doveva essere addirittura ESCLUSA dalla gara. Questo ha permesso alla seconda classificata di fare ricorso e … siamo nello stato in cui siamo! Non sono esperto di diritto, magari il sindaco potrebbe rispondere alla seguente domanda: Esistono delle responsabilità […] della commissioni giudicatrice?

Jan Solo
Jan Solo
8 anni fa

La Regione Campania in totale rischia di perdere 1,8 miliardi di euro e il comune di Atripalda nel suo piccolo 700.000. E’ una VERGOGNA considerato lo stato in cui versano le nostre strutture pubbliche. Qui c’è l’aggravante che la struttura in questione è una SCUOLA MATERNA,

Jan Solo
Jan Solo
8 anni fa

Questi sono fondi europei, la proroga deve arrivare dal parlamento europeo non dal Ministero. Resta comunque l’amarezza di aver forse perso soldi per ristrutturare una scuola materna. Di chi è la colpa? La commissione che ha deciso la graduatoria della gara da chi era composta?