Il consigliere delegato: «Siamo costretti a fare la parte dei cattivi perché chi ci ha preceduti non ha fatto nulla. Il dissesto? Ancora non sono convinto che si possa evitare…»
Tributi, patrimonio comunale e cimitero: il consigliere Massimiliano Del Mauro segue da vicino settori cruciali del Comune, i primi due a forte impatto sui conti dell’ente. E quindi la domanda è scontata.
Consigliere, il dissesto finanziario è ancora un rischio concreto?
Guardi, personalmente la considero una ipotesi non del tutto superata. Anzi, devo ammettere che mi piacerebbe confrontarmi apertamente e serenamente con i colleghi di maggioranza per arrivare a convincermi che questo rischio non esiste. A mio avviso, purtroppo, non c’è molto da fare per rimettere le cose definitivamente a posto soprattutto perché vi sono troppi crediti incerti e inesigibili, a fronte di spese ineludibili. In altre parole, temo che la fotografia dei conti che restituiscono i bilanci non sia troppo fedele alla realtà.
Crediti incerti e inesigibili, si riferisce ai tributi in particolare?
Premesso che ho trovato l’ufficio tributi assolutamente in ordine, seguito da due unità a tempo pieno, Reppucci e Ventola, che lavorano efficacemente, tenendo a posto l’anagrafe tributaria, composta da circa 10mila posizioni Tari (tassa sui rifiuti), fra persone e imprese, che ogni anno generano un “buco” di circa 600mila euro, e cioè circa un terzo del costo totale del servizio, fra incapienti, furbetti o distratti.
E cosa state facendo?
Abbiamo avviato una decisa attività di controllo, notificando gli avvisi per Tari 2016 non pagata e agli inizi del 2018 contiamo già di inviare quelli del 2017. Questo perché esistono molte società “provvisorie”, ovvero che cambiano continuamente ragione sociale, che sono difficili da stanare se si lascia correre molto tempo. E poi quando il debito si accumula è più probabile che non venga più pagato anziché il contrario. E saremo più stringenti anche per rispetto verso le persone che pagano regolarmente.
Finora si è stati poco “tempestivi”?
Ho notato che in precedenza l’attività di accertamento non andava avanti come avrebbe dovuto. Nelle settimane scorse abbiamo fatto partire 1.470 avvisi Imu relativi agli anni 2014/2015 per un totale di circa 1,3 milioni di euro che giacevano fermi. Ed è proprio questo che mi preme chiarire, anche perché di qui a breve scatteranno i pignoramenti: non siamo i cattivi della situazione, non vogliamo punire nessuno, ma dobbiamo necessariamente rimettere in moto l’attività di accertamento e riscossione.
Che è in mano ad una ditta esterna…
Sì, infatti. Ho già avuto alcuni incontri con i responsabili, ai quali ho chiesto maggiore volocità nell’invio degli avvisi. Se pensiamo che su circa 2,8 milioni di euro da riscuotere complessivamente, per la maggior parte Imu, siamo riusciti ad incassare finora neanche il 20%, ci convinciamo che è necessario essere più tempestivi. Bisogna fare ciò che non è stato fatto negli ultimi cinque anni.
E per il mercato?
Incassiamo cifre davvero irrisorie, prossime allo zero. Anche qui è necessaria una rapida inversione di tendenza.
E la situazione degli affitti?
C’è un lungo elenco di persone che devono versare canoni di fitto arretrati, molte delle quali hanno accumulato cifre importanti, che difficilmente riusciremo a recuperare perché si tratta di persone notoriamente incapienti e che perché non si preoccupano di nulla si ritrovano ad avere i canoni al massimo anziché usufrire di abbattimenti e agevolazioni. E noi ci ritroviamo in bilancio cifre assoltamente gonfiate…
Ci faccia un esempio…
Esistono circa 150 posizioni raggiunte da solleciti di pagamento per gli anni 2009/2011, per un totale di circa 190mila euro, che hanno continuato a non pagare e che probabilmente non pagheranno mai. E ciò significa che quella cifra oggi è praticamente triplicata.
In generale il patrimonio comunale che problemi sconta?
La situazione delle strutture sportive ed in generale degli altri immobili evidenziava una serie di criticità. Tutti i gestori sono stati chiamati e con tutti abbiamo avviato una fase transattiva, c’è stata grande disponibilità da parte di tutti, ma ora ci aspettiamo risposte tempestive. Mi lasci solo pubblicamente elogiare i gestori dell’impianto sportivo “Valleverde-Aquino”, non solo perché hanno provveduto, come era previsto, alla volturazione dell’utenza dell’energia elettrica e si sono impegnati a corrispondere al Comune quanto previsto dal bando, ma soprattutto perché hanno avuto i complimenti della Federazione per come stanno curando il campo.
Dulcis in fundo, il cimitero…
A breve un benefattore ci aiuterà a rimettere a nuovo il vialone centrale, ma il vero problema è la mancanza di loculi comunali perché negli anni passati non vi è stata la necessaria rotazione. Stiamo per inviare i primi 20 solleciti e così faremo anno dopo anno. Altrimenti non ci sarà più posto per nessuno.