Buoni spesa, la consegna a mano delle domande nel contenitore all’ingresso del Comune


Oltre all’invio telematico prevista una modalità alternativa. Si stima che finora siano almeno trecento le istanze pervenute

L’ingresso del Comune.

Quando mancano poco più di 24 ore alla scadenza del termine (ore 14:00 di domani, mercoledì 8 aprile) al Comune si stima siano pervenute finora circa trecento domande per i buoni spesa, moltissime delle quali in formato cartaceo.

Diversamente da quanto previsto nel bando, infatti, dove si contemplava l’invio esclusivamente telematico tramite mail, è possibile anche depositare la domanda, l’autocertificazione e la copia del documento di riconoscimento in un apposito contenitore presente al Centralino del Comune, immaginato, evidentemente, per non penalizzare chi non disponga di adeguata strumentazione tecnologica.

I requisiti essenziali per l’ottenimento dei buoni spesa, oltre alla residenza nel Comune di Atripalda, sono la perdita del lavoro a causa dell’emergenza pandemica e lo stato di necessità finanziaria associato all’impossibilità ad accedere ad altre forme di sostentamento.

In linea teorica anche i beneficiari di altre forme economiche di sostegno pubblico (reddito di cittadinanza, reddito di inclusione, disoccupazione, cassa integrazione e così via) possono richiedere i buoni spesa, ma la loro istanza verrà messa in coda all’elenco.

Il contenitore presente all’ingresso del Comune.

Il valore del buono varia a seconda della composizione del nucleo familiare [€ 100 (1 componente), € 150 (2 componenti), € 250 (3 componenti) e € 300 (più di 3 componenti)] e verrà erogato in tagli da 10 euro, spendibili presso una serie di esercizi commerciali convenzionati (l’elenco sarà reso noto contestualmente alla consegna dei buoni) per acquistare pane, pasta, carne, olio, sale, zucchero, frutta, verdura, prodotti essenziali per l’igiene personale e per la casa quali sapone, dentifricio, carta igienica, shampoo, detersivo, nonché prodotti per la prima infanzia quali latte, omogeneizzati, pannolini, cibo per animali d’affezione e beni di prima necessità quali farmaci e prodotti medicali.

Volendo azzardare una previsione sulla base del contributo assegnato al Comune di Atripalda (€ 85.978,14) e considerando la media di tre componenti per nucleo familiare, si può ipotizzare che, in presenza dei requisiti previsti dal bando, sarà possibile accontentare fino a circa 350 domande, altrimenti si procederà ad una riduzione proporzionale del valore dei buoni.



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