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A confronto col primo cittadino su: Sicurezza scuole, San Sabino, Giullarte e… bilancio dei primi cento giorni

Una delle questioni più importanti, se non la più importante, che l’Amministrazione comunale ha dovuto gestire in questi giorni è stata senz’altro quella relativa alla sicurezza di alcuni plessi scolastici cittadini, una materia, fra l’altro, di cui lei e l’attuale assessore delegato ai lavori pubblici Toni Troisi vi siete occupati nelle precedenti esperienze amministrative ininterrottamente dal 1998 al 2014: ci può dire con estremo rigore i risultati delle verifiche effettuate nei mesi scorsi dai tecnici esterni, se esistevano soluzioni alternative per affrontare la riapertura dell’anno scolastico e quali sono i progetti concreti per la risoluzione di quello che appare ormai un tema destinato a riproporsi costantemente?

Preliminarmente La ringrazio, direttore, per avermi proposto di riprendere la presente rubrica, che in passato è stata, per la città, un utile strumento di conoscenza diretta di fatti, attività e programmi delle amministrazioni comunali, oltrechè una importante possibilità per i Sindaci che mi hanno preceduto di comunicare direttamente con i propri cittadini. Mi auguro di riuscire a risponderLe con chiarezza e costanza, sperando di essere utile, prima di tutto, alla nostra comunità.

In relazione alla sicurezza dei nostri plessi scolastici, condivido la rilevanza e l’attenzione che la questione merita, ed in riferimento alle risultanze delle verifiche svolte dal Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi del Sannio, è utile ribadire che le stesse sono state valutate e riportate espressamente nelle certificazioni a base della dichiarata agibilità dei plessi. Tali risultanze sono state doverosamente trasmesse alla Dirigenza Scolastica, divulgate in ampi stralci, per un’esigenza di trasparenza e consapevolezza comune, ed oggetto di un punto complessivo dello stato attuale della nostra edilizia scolastica, fatto dall’assessore ai lavori pubblici Troisi proprio dalle pagine del Suo giornale.

Non credo sia possibile sintetizzare od interpretare ulteriormente le citate conclusioni, che rappresentano già uno sforzo sintetico e conclusivo di un ampio studio scientifico, se non:

prendere atto, ancora una volta e non poteva essere altrimenti, che i tre plessi scolastici analizzati, dei sei complessivi di Atripalda, non hanno caratteristiche strutturali di antisismicità, in quanto progettati e realizzati prima che Atripalda fosse dichiarata zona sismica e che entrassero in vigore le norme di costruzione in zona sismica; che tale fattispecie non costituisce di per se causa di inagibilità degli edifici, come non lo è stato nel periodo dal 1980 e fino a tre mesi fa; che sussiste da alcuni anni l’obbligo di monitorare tali strutture, attività svolta nel 2003 e quest’anno con appositi studi, oltre che con verifiche più leggere nel corso degli anni; che tali studi ci hanno restituito una maggiore conoscenza dello stato e delle caratteristiche dei plessi, risultati adeguati alle norme di costruzione per i carichi verticali, in buono stato di conservazione, con materiali di caratteristiche meccaniche conformi a quelle di previsione progettuale, senza evidenti segni di ammaloramento, nonostante il trascorrere del tempo.

Gli studi servono anche ad indirizzare la programmazione degli interventi di adeguamento sismico, facendo preferire, essenzialmente a seguito di una comparazione costi –benefici tra le varie ipotesi, soluzioni di tipo anche radicale soprattutto per i due edifici di maggiori dimensioni, evidentemente da realizzare nei prossimi anni anche a seguito di una maggiore attenzione nazionale sul tema con la messa a disposizione di crescenti disponibilità di investimenti. Seguiremo l’iter amministrativo e progettuale dell’intervento sulla scuola Mazzetti, già avviato con una progettazione preliminare, e stiamo programmando la progettazione e le richieste di finanziamento per la ristrutturazione sia delle scuola media Masi che della scuola Adamo. Sarà una priorità di questa amministrazione.

Non si è riscontrata la necessità di soluzioni alternative, che sarebbero state di drastico impatto sullo svolgimento delle attività scolastiche, vista la dimensione della popolazione scolastica interessata e lo scarsissimo tempo a disposizione per allestire eventuali altri immobili, eventualità peraltro neanche programmata in passato pur disponendo di maggior tempo e possibilità di destinazione di risorse.

La città è reduce da tre giorni di festa patronale e si prepara ad altrettanti giorni di festa per Giullarte: sui primi le chiediamo un giudizio complessivo, cioè cosa le è piaciuto di più e cosa di meno; sui secondi le chiediamo cosa rappresenta per lei e per la città Giullarte.

Le dico subito che della festa di San Sabino mi è piaciuto tutto, ed in particolare l’atmosfera di partecipazione e raccoglimento della comunità intorno alla figura del proprio patrono e la voglia ed anche felicità di lavorare e sacrificarsi per la buona riuscita dell’evento, messe in campo dai membri di un encomiabile Comitato Festa e da tutti coloro che hanno dato una mano.

Di Giullarte ne parleremo e ne godremo diffusamente in questi giorni; certo è che adesso che si avvicina ci stiamo rendendo sempre più conto che è un patrimonio della città, della sua memoria e speriamo di riuscire a farne vivere lo spirito anche ai più giovani ed ai più piccoli.

Sono trascorsi 100 giorni dal suo insediamento, forse pochi per aspettarsi cambiamenti sorprendenti, ma abbastanza per porsi le prime domande: cosa risponderebbe a chi dovesse chiedersi: come va la nuova amministrazione?

A questa domanda non si può rispondere così in breve; parlare dell’attività di circa cento giorni di amministrazione, per noi molto intensi, merita uno spazio più ampio.

Una cosa però mi sento di dover sottolineare di questo periodo, ed è un ritrovato palpabile clima di serenità, collaborazione e fiducia che si respira in città, come evidenziato anche da Lei nell’intervento che abbiamo avuto modo di leggere ieri. Devo dire che tale circostanza mi è parsa da Lei un po’ sottostimata, anche in considerazione che la serenità da ritrovarsi era stato l’oggetto principale di un suo accorato appello alla città che si apprestava a cimentarsi con la tornata elettorale.

Comunque noi ne avevamo fatto il primo nostro obiettivo, e l’importante è che ci si è avviati nella giusta direzione, anche al netto dell’azione di qualche maldestro avvelenatore di pozzi di corto respiro.

Qual è la “buona notizia” della settimana?

La buona notizia della settimana non può che essere il ritorno di Giullarte ad allietare la nostra città ed in particolare il centro storico, compreso il Palazzo municipale, che si ripresenta finalmente libero dalla famigerata impalcatura e con una facciata rimessa a nuovo, che non ricordo aver mai visto così bella.



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