360 firme per Biagio Venezia


Presentata una petizione per l’intitolazione dei giardini di largo Orta all’ex consigliere comunale

I giardini di largo Orta (foto Sabino Battista). Nel riquadro Biagio Venezia

A  quasi tre anni dalla scomparsa di Biagio Venezia  la famiglia ha protocollato al Comune una petizione per “l’intitolazione giardini di Largo Genio Alpini Orta all’ex consigliere comunale Biagio Venezia”. Questa petizione non nasce dal nulla in quanto più volte e in occasioni pubbliche è stata dichiarata la volontà di intitolare quel luogo all’ex consigliere ma, in tre anni, queste parole non si sono mai concretizzate.

Perché proprio piazza Alpini Orta? La Piazza è stata scelta perché molto cara a Venezia e simbolo della sua attività politica. Quando ricopriva la carica di consigliere comunale, infatti, aveva personalmente scelto le piante più adatte curando nei minimi dettagli la realizzazione del giardino.

Proprio i “giardini sono l’impronta che Biagio ha lasciato alla città… per affermare la cultura e ed il rispetto dell’ambiente che sono stati gli obiettivi della sua attività politica e sociali”.

La richiesta della famiglia è stata supportata da 360 firme.

Piazza Orta oggi presenta una varietà arborea molto particolare e rappresenta, grazie a Biagio Venezia, uno dei pochi “polmoni verdi” in città.

Gli articoli di Biagio Venezia scritti per “il Sabato”.



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paola bernasconi
paola bernasconi
7 anni fa

Non condivido! Da sempre, anche per onoreficenze di portata maggiore, non è mai stata la famiglia a farsi promotrice ma iniziativa popolare o la classe dirigente. Senza nulla togliere al sign. Venezia e all’affeto dei suoi cari ma essere stati per un periodo consigliere comunale non comporta automaticamente essere ricordati in qualche modo. Credo che Atripalda abbia espresso, nel passato, personalità, studiosi, magistrati che hanno avuto l’unico torto di nascere nell’era in cui il loro operato non era reso visibile da Internet o social in generale ma per alcuni sono rimasti i testi scritti che hanno ripercorso la storia di Atripalda. Di questo frega a nessuno?