Vitiello: «Nel giorno del ricordo del terremoto non dimentichiamoci di contrada Alvanite»


Il promotore della costituente del Comitato di quartiere, con una lettera aperta, invita gli amministratori a… darsi una scossa

Antonio Vitiello e contrada Alvanite (foto Antonio Cucciniello)

Sono trascorsi 40 anni dal sisma dell’80, riaffiorano pensieri tristi e indelebili. Originario di Teora, ho vissuto tre terremoti: nel 1962 a Teora, nel 1980 ad Atripalda e nel 2012 a Mirandola (Mo). Purtroppo quello dell’80 distrusse il 96-98 percento della mia amata Teora, paese di circa tremila abitanti e che contò circa 150 morti, tra cui mio padre e tre zii, vi lascio immaginare. Oggi sono ancora più triste perché per il Covid-19 non posso commemorare i miei cari.

Sono quarantacinque anni che vivo ad Atripalda, il giorno del terremoto abitavo in via Cupa San Nicola 2, angolo con via Roma, per me e la mia famiglia solo tanto spavento e tanta paura. Ad ogni anniversario mi ritengo fortunato perché alcuni amici di Atripalda allora mi fecero presente che ci eravamo salvati perché l’angolo della casa in cui abitavo era stato rifatto dalle fondamenta.

Da queste vicissitudini è maturata l’idea “Diamoci una scossa per Alvanite”.

Parlando più volte con alcuni amici dei problemi che affliggono Alvanite decidemmo di dare una scossa agli abitanti e all’Amministrazione comunale. A maggio del 2019 ci prodigammo nella raccolta delle firme per tutto il quartiere chiedendo all’Amministrazione una verifica della staticità delle diciassette palazzine e la riqualificazione della suddetta contrada per un progetto sicuro e fattibile, per dare tranquillità e dignità ai cittadini del rione: meglio prevenire che curare.

Chi non c’era all’epoca del terremoto non può capire, chi c’era non può dimenticare. Successivamente sono state indette due assemblee presso la Chiesa di San Pio, una a gennaio e la seconda a febbraio di quest’anno per organizzare ed eleggere il comitato di quartiere o il dà farsi per accelerare il tempo perduto. Purtroppo a causa del Covid-19 tutto è sospeso.

Sono cosciente che adesso la priorità sia combattere questa maledetta pandemia, mi auguro che finisca al più presto. Sono fiducioso, tutti uniti si può vincere.

Faccio appello a tutti gli amministratori di Atripalda, passati, presenti e futuri. Diamoci una scossa per Alvanite e per tutti i cittadini atripaldesi. 

Antonio Vitiello



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