Quando il padre di Anna Frank rispose agli scolaretti di Atripalda


Nel 1964 ci fu una documentata corrispondenza tra gli alunni atripaldesi e Otto Frank riportata su “Paese Sera”

Nelle scorse settimane, la ragazzina ebrea Anna Frank, una delle tristi protagoniste delle seconda guerra mondiale, è stata vittima di uno sfottò vergognoso dei tifosi laziali nei confronti di quelli romani: l’autrice del “Diario di Anna Frank”, infatti, è stata raffigurata con la maglia della Roma, con l’intento di offendere i tifosi avversari. Noi, invece, riportiamo in attualità un episodio che restituisce in pieno la bellezza e l’importanza di Anna.

Nel 1964 il professore Gerardo De Vinco lesse ai ragazzini della terza elementare del plesso di Cerzete il diario di Anna, confrontandosi in classe sull’orrore della Shoah. I ragazzini, colpiti, chiesero di scrivere una lettera al papà di Anna, unico sopravvissuto alla tragedia. Nell’estate del 1964 i ragazzini della classe terza furono convocati da Gerardo De Vinco per comunicare che Otto Frank aveva risposto alla loro missiva.

La lettera, spedita dalla Svizzera dove Otto Frank aveva ricominciato, iniziava con il ringraziamento per la solidarietà dimostrata dai ragazzini: “Vi ringrazio molto della vostra gentile lettera. Sono rimasto profondamente toccato da quanto avete scritto e dal vostro amore per Anna. Spero che il suo “diario” vi induca a lottare contro l’ingiustizia e la discriminazione nel mondo in cui viviamo. Vi auguro tutto il bene e vi invio i miei più amichevoli sentimenti”. Quello che Otto Frank non poteva immaginare era che a distanza di più di 70 anni le ingiustizie e la discriminazione ci sono ancora. Ma finché ci saranno insegnanti come Gerardo De Vinco esisterà sempre una speranza.



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