L’ultimo saluto ad un “uomo buono e semplice”, commozione ai funerali di Gianni Iannaccone


Parenti, amici, colleghi, politici, amministratori e tanti cittadini si sono stretti ieri intorno alla famiglia del priore della confraternita di Santa Monica

Naturalmente l’accogliente ma piccola chiesa di San Nicola da Tolentino non è stata in grado di ospitare la folla di persone che ieri pomeriggio ha voluto rendere l’ultimo saluto Giovanni Iannaccone, il priore della Confraternita di Santa Monica, spentosi domenica scorsa dopo aver lottato contro una grave forma di leucemia.

Sono stati in tanti, sin dalla tarda mattinata, quando il feretro è giunto dall’ospedale Cardarelli di Napoli dove il priore era ricoverato da un paio di settimane dopo che le sue condizioni di salute si erano improvvisamente aggravate, a stringersi intorno alla moglie Maria Vittoria Tomasetti, alle figlie Elena e Cristina ed a tutta la famiglia Iannaccone-Tomasetti.

Tanti cittadini, parenti, amici, colleghi, politici e amministratori comunali, di ieri e di oggi, sia di Atripalda che di Avellino, dove l’arch. Iannaccone ha lavorato come dirigente al Comune fino all’agosto scorso, si sono raccolti nel dolore per la scomparsa improvvisa di un uomo che ha lasciato una traccia davvero profonda sia nella propria comunità che nei vari contesti che ha frequentato.

Giovanni Iannaccone, fondatore del gruppo “Ossigeno” che a metà degli anni ’90 ha avviato le battaglie in favore dell’ambiente, è stato ricordato come un uomo buono e semplice, ma al tempo stesso colto, caparbio, visionario, riservato, comunista, devoto a Santa Rita e Santa Monica dopo che circa dodici anni fa ha cominciato ad avvertire come sempre più forte la vocazione alla fede cattolica. E per suo impegno, insieme alla sua ingiusta sorte, è stato associato ad Ambrogio Fraire, il priore della Confraternita di Maria SS. del Carmelo, scomparso il 9 settembre scorso, all’età di 55 anni, anch’egli dopo aver a lungo lottato contro il cancro.

Concetta Tomasetti, don Ranieri Picone, Gabriele Rescigno, il presidente dell’associazione delle confraternite irpine ed, infine, un ex compagno di classe del liceo “Mancini” di Avellino hanno ricordato il priore con belle e sentite parole, spesso rotte dall’emozione, sia prima che dopo la messa funebre, cominciata alle 16:30 e terminata dopo le 18:00, prima che il corteo funebre raggiungesse il cimitero cittadino dove la salma di Giovanni Iannaccone riposerà.

Ricordi e aneddoti, ma anche i tratti di una personalità straordinaria e improntata all’onestà, sono emersi nelle frasi di chi ha voluto salutarlo con un pensiero, una descrizione o una testimonianza. Ed in molti fra coloro i quali hanno avuto la possibilità di conoscerlo, ascoltando quelle parole, si sono ritrovati nel profilo di un uomo che ha donato tanto e molto spesso in silenzio. E le parole di commozione e cordoglio sin da ieri mattina, da quando la terribile notizia è arrivata in città, hanno cominciato a riversarsi sui social media in maniera affettuosa e sincera, accompagnando il priore nel suo ultimo viaggio.

La messa del settimo sarà celebrata, sempre nella chiesa di San Nicola da Tolentino, sabato 13 ottobre alle ore 17:00.



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