Alla “De Amicis” c’è il “Book Crossing”


Un angolo di scambio di libri a scuola per promuovere la lettura tra giovani e adulti. La dirigente Melchionne: «Mettiamo a disposizione uno spazio di cultura gratuita»

Il prof. Silvio Sallicandro, responsabile della biblioteca della scuola Primaria “De Amicis”

Sta per partire un’iniziativa dedicata alla lettura presso l’Istituto “De Amicis – Masi” attraverso un vero e proprio angolo libri aperto a tutti.

Entusiasta Rita Melchionne, dirigente del Comprensivo: «Si tratta di distribuzione gratuita di libri “Book Crossing”. Materialmente consiste nella pratica di una serie di iniziative collaborative volontarie e completamente gratuite, che legano la passione per la lettura e per i libri. Il nostro Istituto, sempre attento a mettere al centro il libro con attività di promozione e di prestito librario, vuole dare la possibilità a genitori e accompagnatori degli alunni di fruire di uno spazio di cultura gratuita». Infatti al Book Crossing sarà dedicato un angolo dell’atrio della Primaria “De Amicis”. «L’idea – ha precisato la dirigente – è quella di aprire le porte della scuola ai cittadini atripaldesi che accompagnano i propri figli a scuola, affinché possano prendere gratuitamente i libri e portare i propri da casa per abbandonarli e dare agli altri la possibilità di leggerli. Dunque prendi un libro porta un libro».

La prima fornitura di volumi sarà messa a disposizione dalla casa editrice “Delta3” di Grottaminarda su proposta del suo fondatore, professore e responsabile della biblioteca del “De Amicis”, Silvio Sallicandro che ci ha spiegato: «Questa iniziativa è segno di civiltà unita alla voglia di condivisione, proprio quest’ultimo termine è il più appropriato per descrivere questa idea che nasce a Boston nei primi anni ’90 in un ospedale quando alcuni pediatri ebbero l’idea di mettere dei libri nella sala d’attesa. Questi dopo poco sparirono. Si era trattato di un “furto” che incuriosì i medici, i quali decisero di istituzionalizzare l’iniziativa. Il motto dei libri in viaggio – ha concluso Sallicandro – è “rendere il mondo intero una biblioteca” con la speranza di una viva partecipazione».

Un inizio, un esperimento che vuole attecchire anche ad Atripalda atto alla formazione dei cittadini del futuro non solo attraverso l’istituzione scuola come “insegnamento e lezioni”, ma “passione, condivisione e lettura”.



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